Pubblica Amministrazione e no-profit

Il ruolo delle Amministrazioni Pubbliche nel sistema economico: freno o volano?

Giuseppe Piperata *

Image courtesy of sheelamohan / FreeDigitalPhotos.netL’impresa, si sa, ha bisogno dell’Amministrazione Pubblica: rapporti e provvedimenti amministrativi ne caratterizzano la nascita e, soprattutto, ne accompagnano l’esistenza. Ma la relazione tra i due soggetti non è esclusivamente burocratica: oltre a regolare il settore produttivo, è l’Amministrazione a garantire la presenza di infrastrutture adeguate sul territorio per la circolazione dei prodotti, a farsi cliente delle imprese stesse o a promuoverne lo sviluppo.

Le Amministrazioni Pubbliche possono rappresentare “un formidabile freno” o “un insostituibile volano” per la crescita del sistema produttivo nazionale. Non sempre le politiche e le azioni pubbliche pensate per il settore economico riescono a favorire la competizione delle nostre imprese sui diversi mercati e, anzi, gli interventi di regolazione amministrativa posti in essere si traducono in appesantimenti burocratici per l’azione di queste ultime. Situazione da correggere, soprattutto in un periodo, come quello attuale, caratterizzato dall’acutizzarsi della crisi economica, che sta falcidiando interi comparti produttivi.

Basti pensare alla questione relativa al pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni dei crediti maturati dalle imprese per rendersi conto non solo del rapporto necessario tra Amministrazioni e tessuto imprenditoriale, ma anche di come questo possa assumere connotati patologici, tali da incidere negativamente sugli obiettivi di crescita socio-economica del Sistema-Italia.

Tuttavia, da alcuni anni, il Legislatore si sta impegnando a correggere le carenze più evidenti del sistema amministrativo italiano rispetto ai processi economici, introducendo diversi strumenti pensati per favorire il rilancio del sistema produttivo e lo sviluppo economico. Sono stati liberalizzati alcuni settori, consentendo agli operatori privati di operare in mercati prima loro vietati; passi in avanti sono stati, poi, compiuti sul versante della semplificazione dei rapporti mediante l’adozione di misure come quelle relative al rafforzamento del SUAP, alla decertificazione, all’Amministrazione digitale, all’estensione della SCIA/DIA, del silenzio assenso e della conferenza di servizi nonché, ancora, ai rimedi contro i cronici ritardi procedimentali delle Amministrazioni.

Non mancano, poi, i provvedimenti più specifici pensati per la crescita economica o il rilancio delle politiche di sviluppo. Si tratta di interventi che mostrano  la loro portata innovativa soprattutto in particolari settori nei quali il rapporto tra Amministrazione e imprese è più dinamico, come nel caso del governo del territorio, del turismo, dei servizi pubblici locali, delle produzione di energia da fonti rinnovabili, giusto per ricordare i principali.

E che dire poi dei modelli di collaborazione tra Amministrazioni e imprese? Collaborazione che, insieme a sussidiarietà, sembrano essere diventate le due parole d’ordine per ridefinire ruoli e compiti nella realizzazione degli interventi di interesse generale, a partire dalla realizzazione delle infrastrutture e delle opere pubbliche, oggi affidata al rilancio del partenariato pubblico-privato, mediante la valorizzazione di istituti tradizionali come la finanza di progetto e il leasing in costruendo o assolutamente innovativi come il contratto di disponibilità.

Certo, tutti, a partire proprio dagli operatori economici, sono consapevoli che c’è ancora tanta strada da percorrere e che non basta cambiare una Legge o aggiungere un nuovo modulo relazionale con la Pubblica Amministrazione per risolvere i tanti problemi che frenano il settore produttivo. È necessario, innanzitutto, che le aziende abbiano piena consapevolezza e conoscenza della nuova strumentazione amministrativa messa a disposizione per rilanciare l’economia e promuoverne lo sviluppo. Così come fondamentale è conoscere attraverso quali dinamiche il rapporto tra Amministrazione e imprese può essere migliorato e semplificato.

Fondazione CUOA, per sua natura luogo di incontro e confronto tra attori pubblici e privati del territorio e fucina di innovazione, può giocare un ruolo fondamentale in questa direzione strategica, promuovendo un uso sapiente di strumenti che possono concorrere nel concreto ad assecondare gli investimenti, liberare risorse e favorire processi virtuosi di crescita economica nell’ambito di un rinnovato rapporto PA/imprese.

 

* Professore Associato di diritto amministrativo Facoltà di Pianificazione del territorio dell’Università Iuav di Venezia