a cura di Alessandro Catazzo*
Il modo di pensare Lean Thinking (figlio del Toyota Production System) codificato all’inizio degli anni novanta, risulta essere ormai sdoganato in moltissime realtà aziendali italiane, a prescindere dalla dimensione e dal business di appartenenza.
Non a caso lo chiamo modo di pensare, perché il Lean Thinking non è costituito solo da una serie di tecniche e strumenti per efficientare i processi ed eliminare gli sprechi, ma è una vera modalità di approccio alla risoluzione dei problemi che si riscontrano quotidianamente all’interno del luogo di lavoro.
A livello di letteratura è stato ormai scritto molto (digitando Lean Thinking su Google compaiono circa 173.000.000 di risultati) e la metodologia è stata raccontata, a volte con delle forzature, accostandola praticamente a tutte le funzioni aziendali.
Il punto fondamentale non è quindi l’accesso alla conoscenza, che in una era digitale come quella attuale, è diventata dematerializzata e quindi fruibile praticamente da tutti.
La vera differenza è quindi data dal vedere in un ambiente aziendale fisico e reale la vera implementazione delle metodologie, dal parlare con le persone che quotidianamente le applicano e le sostengono, dal confrontarsi sul come è cambiato il modo di lavorare, dal capire i reali benefici e/o difficoltà che si possono riscontrare nell’operatività lavorativa giornaliera.
Vedere dal vivo il Genba (che coerentemente con la sua scrittura nell’alfabeto Hiragana va scritto con la “n” e non con la “m”), ovvero il luogo dove si generano le attività a valore, è il miglior modo per interiorizzare quello che sta sotto il Lean Thinking, ovvero il contributo delle persone.
Avere la possibilità di entrare “a casa” di altre aziende, con lo spirito di ospitalità e orgoglio che la stessa Toyota ha utilizzato alla fine degli anni ottanta nei confronti dei primi studiosi americani, è uno dei migliori modi per approfondire e farsi una idea propria relativamente alle enormi opportunità che può offrire l’adozione delle tecniche nate in Giappone nel secondo dopoguerra.
Sono esattamente queste le riflessioni che hanno portato all’ideazione del Lean Thinking Italian Tour, realizzato da CUOA Business School in partnerhip con Considi, un percorso formativo itinerante che offre una nuova chiave di apprendimento e confronto su come tale metodologia possa essere applicata anche in Italia, nelle nostre aziende e con la nostra cultura del lavoro, senza snaturarne i principi e portando miglioramenti spesso misurabili con due cifre percentuali.
Le aziende che si visiteranno nella prima edizione di questa importante iniziativa, risultano essere tutte realtà eccellenti nella applicazione del miglioramento continuo all’interno delle funzioni più strategiche. Si toccheranno con mano le diverse applicazioni sia in ambienti produttivi che di ufficio, fino ad arrivare all’intera Supply Chain.
Si vedrà anche come la componente di Industria 4.0 viene interpretata e applicata come vera leva abilitante per l’applicazione e il sostegno delle principali metodologie del Lean Thinking, senza correre il rischio di “digitalizzare gli sprechi”.
I momenti di confronto tra i partecipanti e i manager delle aziende ospitanti, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa aprendo le porte delle loro fabbriche, completano l’esperienza del Lean Thinking Italian Tour andando quindi a contribuire alla vera interiorizzazione di quanto visto dal vivo.
*Associate e Senior Consultant Considi