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Innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità: confronto tra Alumni CUOA

Intervista a Claudio Martini, Vice General Manager, Manni Group e Nicola Bresciani, Chief HR Officer, Manni Group

Innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità sono le dimensioni in cui si esprime la visione di Manni Group. Quali sono, secondo il vostro punto di vista, le skills che devono essere presenti nei manager di un’azienda che ha un approccio fortemente internazionale?

Le competenze tecniche e linguistiche sono fondamentali e necessarie anche se non deve mancare mai l’interesse a formarsi e autoformarsi mediante costanti corsi di aggiornamento.
Fondamentale è la capacità di conoscere e adeguarsi a culture e modi di pensare diversi da quello italiano, conoscendo temi macro e microeconomici del Paese: un interlocutore preparato e aperto viene stimato dai colleghi esteri rispetto a colui che si esprime senza conoscere aspetti tipici del Paese o evidenziando le “differenze” rispetto al proprio modello di riferimento.
Certamente importante la disponibilità al trasferimento presso la business unit locale, riconoscendone un valore per la propria crescita personale e professionale: mail, call e videoconferenze non possono sostituire il rapporto personale o risolvere problemi.
Soprattutto in fase di avvio di start-up, motivazione delle risorse e collaborazione sono fattori chiave in quando il manager è visto come un punto di riferimento, l’esperto.
Saper creare un clima positivo evita inoltre di creare i normali conflitti che si generano nel day by day.

Parliamo di innovazione: in che modo manager di lunga esperienza, con competenze tecniche avanzate e risorse junior possono integrarsi in azienda per generare un proficuo processo di sviluppo?

I manager più esperti devono mettere a disposizione il proprio know-how, sia tecnico che di esperienza in azienda; se necessario è utile anche intervenire con sistemi di incentivazione per favorire il passaggio di consegne, la formazione e la predisposizione di piani di sviluppo per i giovani di potenziale.
Affidare progetti, misurare risultati e performance e restituire feed-back contribuisce a far sentire partecipi e responsabili.
I manager esperti devono dare consigli, aiutando i giovani a non commettere errori già commessi in passato, senza però demotivarli nel proporre idee innovative; altrettanto devono creare un clima positivo, senza barriere comunicative, per agevolare libero scambio di informazioni, sempre nel rispetto e nell’attenzione dei contenuti da condividere.
I giovani devono capire che l’azienda si basa su un sistema meritocratico, non sull’anzianità aziendale.

Con la pubblicazione del secondo report di sostenibilità, Manni Group conferma il proprio impegno per favorire l’adozione di un modello di Green & Circular Economy, integrando nella propria strategia i valori di uno sviluppo sostenibile per crescere nel rispetto della società e dell’ambiente in cui opera. Rispetto al ruolo che ricoprite in azienda, in che modo siete stati coinvolti in questo processo?

Un progetto come quello relativo alla sostenibilità, così come Green & Circular Economy, devono avere sponsorship e commitment molto forte da parte dei vertici dell’azienda; con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere tutti i collaboratori, includendo loro e tutti gli stakeholders.
Tutti i nuovi progetti, come previsto nella Vision di Manni Group, devono rispettare e favorire la sostenibilità, garantendo quindi un linguaggio e un perimetro comune.
I manager devono favorire le analisi e tutte le attività che possono migliorare la sostenibilità ambientale, economica e sociale di Manni Group. È fondamentale generare utili e profitti, ma farlo in maniera sostenibile.
È molto importante anche la comunicazione di risultati concreti dei progetti per evitare di far percepire la sostenibilità come qualcosa di intangibile, o peggio “un costo”.

Aperinetwork Alumni CUOA 10 maggio 2019
Innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità: confronto tra Alumni CUOA
Le esperienze dei nostri Alumni Claudio Martini, Vice General Manager, Manni Group e Nicola Bresciani, Chief HR Officer, Manni Group e l’evoluzione dei ruoli professionali, in un contesto aziendale di forte internazionalizzazione, di continua innovazione tecnologica e di grande attenzione verso una Sustainability Policy.

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