ImpresealCUOA n. 49 del 14 gennaio 2019 La community MBA Imprenditori CUOA

Came, l’azienda più giapponese della Valle del Chiampo

Imprese al CUOA, 14 gennaio 2019

di Alessia Buzzi*

Lo scorso 20 novembre 2018, il Giornale di Vicenza ha definito Came Spa come l’azienda più giapponese della Valle del Chiampo! Cosa spiega questa definizione? 40 anni di storia, decisioni strategiche coraggiose, efficace gestione del passaggio generazionale, vision innovativa delle nuove leve: i fratelli Cristian Chilese (Amministratore Delegato e Responsabile Commerciale) e Matteo Chilese (Amministratore Delegato e Responsabile Tecnico, oltre che Alumno MBA Imprenditori 11, 2016-2018).

Came Spa è un’impresa familiare vicentina, attiva da oltre 40 anni, con cinque stabilimenti nella Valle del Chiampo e che nell’ultimo lustro ha raddoppiato i dipendenti arrivando a 300 collaboratori, più un centinaio dell’indotto. Il giro d’affari del 2017 si è attestato sui 70 milioni di euro, con il 20% di export diretto. Nel 2018, l’azienda è ulteriormente cresciuta del +4,1%.

Came, l’azienda più giapponese della Valle del Chiampo

Lo stesso fondatore, Lino Chilese, si dice sorpreso dei risultati raggiunti, dovuti al radicamento in un territorio fertile che ha permesso all’azienda di crescere e che il fondatore non ha mai voluto abbandonare, nonostante le sirene della delocalizzazione in Paesi come Slovenia e Austria, con una tassazione molto favorevole e attrattivi anche dal punto di vista delle agevolazioni offerte.

Questa strategia ha fatto di Came la più grande avvolgeria di motori elettrici in Europa, integrata con la pressofusione. Un modello produttivo unico nel suo genere che le ha permesso di reagire al primo biennio di crisi 2008-2009 (leggi anche Reattività, innovazione e famiglia. Le lepri che corrono da 10 anni, Corriere del Veneto, 13 gennaio 2019) puntando sui prodotti più professionali.

Nel 2009, l’azienda ha avuto un calo del fatturato da 40 a 20 milioni e ricorso alla cassa integrazione. Secondo Matteo Chilese, la pronta ripresa che ha avuto l’azienda ne ha dimostrato la resilienza e si è espressa investendo in tecnologia, innovazione e capitale umano, che anche secondo le analisi di Paolo Gubitta sono tra gli elementi chiave che spiegano la capacità di alcune imprese di superare i momenti di crisi (leggi anche L’Altra Italia delle imprese resilienti: robuste, rapide, intraprendenti e Internal locus of control e resilienza imprenditoriale su CUOA Space). Grazie ad una buona amministrazione e ad un’eccellente situazione finanziaria, gli utili sono stati sempre reinvestiti in azienda e recentemente, l’ampliamento degli stabilimenti ha innescato un circolo virtuoso raddoppiando gli utili stessi.

Un aspetto interessante di questo caso è che la crescita è avvenuta in un mercato maturo (avvolgimenti e componenti per motori elettrici) e mantenendo la posizione nella filiera business to business. «Produciamo su misura e anticipiamo i bisogni del mercato», sostiene Cristian Chilese, «e stiamo sviluppando nuovi prodotti come, ad esempio, avvolgimenti per motori sincroni o a bassa tensione per il mondo delle auto elettriche. Puntiamo a crescere la quota di export e vogliamo farlo sviluppando in parallelo la nostra azienda e la professionalità del nostro Team».

Un ultimo aspetto riguarda il passaggio generazionale, che è stato gestito per tempo con il supporto di professionisti esterni. Gli investimenti tecnologici introdotti dalle nuove leve, Cristian e Matteo, si sono accompagnati all’introduzione di strumenti manageriali adeguati, orientamento lean, controllo di gestione e digitalizzazione di alcuni processi.

Visti i numeri e i risultati, di buon grado la Came può considerarsi l’azienda più giapponese della Valle del Chiampo!

* Team Area Imprenditorialità