Finanza d'Impresa

Dal bilancio finanziario al report integrato: il caso Dellas

Dellas, gruppo industriale veronese con un fatturato consolidato di circa 20 milioni di euro e 130 dipendenti, nell’ambito del rafforzamento della propria strategia di internazionalizzazione, incentrata sul presidio di nuovi mercati tramite investimenti e partnership in diversi Paesi Extra-UE, ha messo al centro del proprio modello di risk management una evoluzione del reporting (report integrato) che consentisse di evidenziare e misurare alcuni asset intangibili, strategici per l’evoluzione del business.

Il primo passo, che ha consentito di superare i limiti del Bilancio Finanziario, è stata la realizzazione del Report di Sostenibilità, grazie al quale il Gruppo Dellas ha effettuato una efficace rendicontazione degli aspetti sociali, ambientali e di governance (ESG).

Tale Bilancio di Sostenibilità, tuttavia, è stato solo il punto di partenza, propedeutico all’implementazione del Report Integrato, che ha spostato il focus sull’illustrazione della creazione di valore di medio–lungo termine.

L’adozione dello standard internazionale del GRI (Global Reporting Initiative) non è stata quindi fine a sé stessa, ma indirizzata a misurare più efficacemente i capitali naturale, sociale e relazionale, all’interno del più ampio Framework IIRC, in cui sono descritti in maniera integrata anche i capitali intellettuale, umano, finanziario e produttivo.

Il livello di consapevolezza, a livello manageriale, dell’azienda in merito al Bilancio Integrato e la percezione di questa innovazione.

Affinché il Report riflettesse il modus operandi dell’azienda ed i suoi processi, arrivando ad un’autentica narrazione complessiva dell’identità aziendale e del valore globale creato, era necessario coinvolgere direttamente le diverse aree aziendali, quindi:
– Amministratore delegato (CEO) e Direttore Vendite (CSO)
– Chief Financial Officer (CFO)
– Chief Operations Officer (COO)
– Direttore delle Risorse Umane (CHRO)
– R&D Manager.

La sfida principale dei key-leaders era spiegare all’organizzazione che la rendicontazione integrata non era certo uno spreco di tempo! La rendicontazione integrata non era uno strumento di “green & ethical washing”, ovvero un modo per “rifare la facciata”, ma una vera e propria nuova “mentalità”, da radicare nella strategia aziendale, capace di traghettare il Gruppo, in modo proattivo e innovativo, verso la misurazione e rappresentazione dell’azienda in modalità più trasparente, cogliendo tutti i drivers di generazione del valore e quindi tale da correlare le performance economico-finanziarie con le risorse intangibili.

Il ruolo del CFO è stato quello di facilitare e stimolare il gruppo di lavoro per avvicinarsi a questo strumento, spiegando loro che non stavano, semplicemente, lavorando per la funzione Finance nell’elaborazione di un Bilancio finanziario evoluto, ma che il risultato del reporting sarebbe servito a ciascuna funzione aziendale per focalizzare i propri KPI e, agli investitori, per comprendere in profondità le strategie ed il valore dei processi chiave di ciascuna area aziendale.

Oltre alla comunicazione finanziaria e alla credibilità aziendale, quali altre opportunità positive (interne ed esterne alla sua organizzazione) potrebbe generare la pubblicazione di un Bilancio Integrato?

Dellas può testimoniare, con la propria esperienza, evidenti risultati in termini miglioramento dell’immagine aziendale, nel migliore posizionamento a livello di supply chain e nel migliore accesso al mercato del credito. A titolo esemplificativo gli stakeholder “fornitori di capitale”, ossia gli istituti di credito, hanno sottolineato la percezione del Report Integrato quale elemento di apertura e trasparenza per comunicare in modo strutturato, oltre alla pura analisi degli indici di bilancio, la capacità dell’impresa di creare valore nel medio-lungo periodo.

Tuttavia per Dellas il Report Integrato non è solo uno strumento di migliore comunicazione verso l’esterno ma anche una metodologia di comunicazione interna per il management.

Dellas, nel 2012, anno dal quale è stato avviato il progetto di evoluzione del reporting, aveva appena portato a termine un passaggio generazionale dal fondatore ai propri figli e una riorganizzazione aziendale, attribuendo maggiori poteri ai manager. Storicamente, il fondatore seguiva da vicino tutte le attività di business e diffondeva in modo costante, ma informale, i valori dell’azienda e l’importanza di considerare come rilevanti i driver pre-finanziari, attraverso il proprio modo di fare e di dirigere l’impresa quotidianamente. A seguito del cambiamento, era importante che i nuovi manager aziendali e gli stakeholder, in particolare gli azionisti, riconoscessero il valore centrale di una gestione oculata dei driver intangibili per generare un valore economico duraturo e quindi la rendicontazione integrata è stata una leva che ha fatto sì che si diffondesse in modo più formale e venisse accettata pienamente questa cultura di rilevazione del valore globale economico, sociale e ambientale, attraverso nuovi strumenti di gestione e KPIs codificati e condivisi.

Come le scelte degli Stakeholder possono essere influenzate dalla lettura del Report Integrato?

Fornitori, istituti di credito, distributori e collaboratori hanno accolto con grande apprezzamento il Report Integrato, interpretandolo innanzitutto come strumento di relazione e comunicazione per conoscere Dellas a 360 gradi. L’apertura e la trasparenza hanno fornito l’occasione di un consolidamento del legame di fiducia reciproco fra l’azienda e i suoi Stakeholder.

Questi elementi consentono quindi di ritenere che i nostri Stakeholder possano meglio interpretare le scelte strategiche aziendali e quindi prendere decisioni su di esse. Naturalmente può esporre il Gruppo anche a valutazioni negative nel caso non sia in grado di raggiungere gli obiettivi di miglioramento dichiarati.

Autore: Marco Pasquotti, CFO Dellas e Presidente ANDAF Sezione Nord Est