«1921 Spazio Calegaro 2021» è il museo della gioielleria e del vasellame che racconta un secolo di storie di argento e argentieri, realizzato da Calegaro 1921, l’azienda della famiglia di Pietro Calegaro (alumno MBA Imprenditori 2, 2007/2009), che Alessia Buzzi ha intervistato su questa nuova iniziativa.
Nel lontano 1921, il nonno Luigi Calegaro diventava il quarto Argentiere di Padova con il marchio 4PD e apriva la sua bottega in via del Santo a Padova.
100 anni dopo, quella bottega nel frattempo diventata industria è guidata dalla terza generazione con Pietro (alumno MBA Imprenditori 2, 2007-2009) e Luca, in tandem con la seconda generazione (i genitori Francesco e Graziella), ed è una realtà che ha un giro d’affari di 8,5 milioni di euro, impiega 45 persone e dal 2013 è presente con un negozio monomarca a Tehran.
Nel mezzo di questa storia secolare, l’acquisto nel 1967 della prestigiosa Villa Emo Capodilista a Bresseo, ai piedi dei Colli Euganei e a due passi dall’altrettanto prestigiosa Abbazia di Praglia, a fianco della quale si sviluppa l’area produttiva dell’azienda della famiglia Calegaro.
Alessia Buzzi
Lo scorso 28 ottobre 2019, il Mattino di Padova ha lanciato la notizia dell’apertura dello spazio espositivo «1921 Spazio Calegaro 2021». Come nasce questa iniziativa e per quale ragione l’avete realizzata?
Pietro Calegaro
Il museo è uno dei risultati del progetto «MACC, Manifattura, Commercio e Cultura. Trasformare l’autenticità del territorio veneto in esperienza turistica», finanziato dalla Regione Veneto e coordinata dalla Fondazione Università Ca’ Foscari.
Abbiamo fortemente voluto questo progetto in vista dei 100 anni della nostra azienda. Il nostro obiettivo è aprirci al turismo industriale con l’obiettivo di condividere e rendere fruibile il valore storico della nostra realtà. Luca ed io proviamo una profonda gratitudine verso chi prima di noi, il nonno fondatore e i nostri genitori Francesco e Graziella, ha dato inizio alla nostra attività, verso chi con noi la sta quotidianamente gestendo e verso chi lo farà in futuro.
Lasciare una testimonianza di ciò che è stato fatto è fondamentale, il patrimonio storico dell’impresa è un aspetto che non può essere tralasciato e noi ci teniamo a trasmettere i nostri valori alle generazioni future.
Alessia Buzzi
Come è organizzato il Museo?
Pietro Calegaro
Il Museo, allestito nell’ala nobile della Villa e suddiviso in zone didattiche, rappresenta la storia di chi siamo, tre generazioni di famiglia e le tappe evolutive dell’azienda, cosa facciamo, dagli ornamenti per la casa ai gioielli per la persona, ma anche di come lo facciamo. Dal Museo si potrà accedere direttamente in produzione. Un abbinamento unico per poter apprezzare dal vivo l’esperienza delle maestranze nelle lavorazioni artigianali. Il racconto di “un secolo di argento ed argentieri”.
Alessia Buzzi
Come verrà utilizzato questo spazio?
Pietro Calegaro
Non si tratta di un Museo autocelebrativo, ma di un luogo polifunzionale per la divulgazione culturale, aperto alle contaminazioni e collaborazioni.
Si rivolge soprattutto a giovani, alle scuole e all’educazione al mondo del lavoro. Nulla è stato lasciato al caso, siamo partiti con un’intensa attività di ricerca, corsi formativi in azienda, un anno di studio e diverse visite ad altri musei aziendali.
Cose da raccontare ne abbiamo tantissime, abbiamo colto l’opportunità per metterle in ordine, ponendo l’accento sul fatto che avere un’azienda per 100 anni non è semplice, che ci sono varie vicissitudini e che questi sono aspetti importanti su cui vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni, la cittadinanza e le persone che vorranno visitarci.
Alessia Buzzi
Da quando sarà visitabile il Museo?
Pietro Calegaro
Il Museo aprirà formalmente da gennaio 2020 con visite su appuntamento.
Alessia Buzzi
Congratulazioni, non mancheremo!
Imprese al CUOA, 19 novembre 2019
Autore: Alessia Buzzi, Area Imprenditorialità CUOA Business School