Finanza d'Impresa Internazionalizzazione

Il CFO e i processi di internazionalizzazione

Intervista a Roberto Palmiero*

In base alla sua esperienza professionale, come sta cambiando il ruolo del CFO in azienda?

Il ruolo del CFO è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni. La complessità del lavoro è aumentata e di conseguenza le competenze richieste. Il CFO continua a svolgere le sue funzioni classiche (contabilità, fiscalità, finanza, controllo), ma ora gli è richiesto di svolgere un ruolo primario nell’implementazione di un sistema di pianificazione e controllo. Per questo motivo, il CFO è sempre più coinvolto nella formulazione dei piani strategici e diventa il garante della coerenza tra il piano strategico, i processi di budget, di reporting e di forecasting.
Un altro aspetto che è mutato significativamente è relativo all’area finanza. Si è passati da un eccesso ad una scarsità di credito erogato dal sistema bancario, il tutto associato all’applicazione di quanto previsto dall’accordo di Basilea 2. Il CFO è, quindi, tenuto a implementare modelli e strumenti di pianificazione finanziaria, sia di breve che di medio-lungo termine, in modo da garantire all’azienda di soddisfare i fabbisogni finanziari futuri, mantenendo la coerenza tra impieghi e fonti di finanziamento.

Nel caso di un’impresa coinvolta in processi di internazionalizzazione, come si configura il ruolo del CFO?

Nei processi di internazionalizzazione il CFO è chiamato a progettare un unico modello organizzativo, nell’ambito della sua area di competenza, che sia applicabile dalla casa madre e dalle filiali. L’implementazione del modello va seguita e gestita personalmente dal CFO per evitare difformità di applicative e decidere tempestivamente eventuali varianti di progetto.
Il passaggio da un azienda locale ad un’azienda multinazionale è critico in quanto le competenze richieste, non solo al CFO ma a tutti gli addetti area finance, incrementano significativamente. La conoscenza delle lingue straniere diventa fondamentale, come l’applicazione dei principi contabili internazionali e la capacità di dialogare e comprendere culture diverse.
La gestione delle persone e dei processi rappresentano il focus primario del CFO, mentre la gestione operativa dovrà essere delegata agli specialisti in loco.

Quali sono le maggiori complessità per un CFO nell’ambito della gestione dei processi di internazionalizzazione?

Gli aspetti tecnico-specialistici e organizzativi sono certamente importanti e possono essere complessi da gestire. Tuttavia, anche con l’ausilio di consulenze ad hoc, e con una preventiva pianificazione è possibile raggiungere ottimi risultati.
L’ambito più complesso da affrontare può essere, invece, quello culturale. Quando ci si trova ad operare in Paesi culturalmente molto diversi dal nostro le incomprensioni sono all’ordine del giorno in quanto vengono inconsciamente dati per scontati una serie di aspetti che in realtà per l’altra cultura non lo sono. Il consiglio è di verificare sempre che la comunicazione sia stata recepita nel modo desiderato e poi procedere a controlli periodici ad intervalli di tempo stretti al fine di prevenire eccessivi scostamenti. Un’adeguata preparazione in merito agli aspetti culturali più significativi è, invece, essenziale.

*Responsabile delle Società Estere, GENERAL MEMBRANE S.p.A.,
Alumnus MBA part time CUOA

Sui temi dell’impatto dell’internazionalizzazione sulla funzione amministrazione, finanza e controllo, CUOA Business School propone il corso International Financial Management  >>

2 Commenti

  • interessante osservare che il CFO metta in evidenza l’importanza di comprendere gli aspetti culturali. Avete un’offerta formativa che tocca la questione? Non mi sembra infatti che il prodotto segnalato affronti i temi culturali che si segnalano nelle risposte. grazie

  • Grazie Emanuele per il commento. Sicuramente oggi più che mai il CFO in azienda deve possedere oltre alle competenze specialistiche, anche delle competenze più ampie, legate alla sfera manageriale e organizzativa. Quando un CFO opera all’estero deve ovviamente comprendere e gestire anche gli aspetti culturali; in questo caso CUOA sviluppa il tema della diversità e gestione interculturale, proponendo dei modelli e analizzando alcune caratterizzazioni e stereotipi nel corso International Training Map, tema “Cross Cultural Management”.
    Il link al corso è:
    http://www.cuoa.it/ita/formazione/corsi-executive/international-training-map.php