ImpresealCUOA n. 41 del 19 marzo 2018 La community MBA Imprenditori CUOA

Famiglie imprenditoriali che investono in arte e cultura

ImpresealCUOA, 19 marzo 2018

di Martina Gianecchini*

Ci sono famiglie imprenditoriali che manifestano il loro impegno verso il territorio, investendo in arte e cultura. Da una ricerca che ha studiato gli investimenti in iniziative culturali nel periodo 2008-2015 di 95 medie imprese venete sono emersi alcuni interessanti profili. Martina Gianecchini, professoressa associata di Gestione delle Risorse Umane all’Università di Padova, è una della co-autrici del lavoro e ci sintetizza la ricerca.


L’Italia è il Paese con il più alto numero al mondo di bellezze riconosciute patrimonio dell’Unesco: in totale la nostra penisola ne ospita 53, tra monumenti, siti e paesaggi. Il sistema di finanziamento che permette di conservare e promuovere queste opere d’arte, e più in generale di sostenere iniziative culturali, si è sempre caratterizzato per un forte ruolo di sostegno da parte dello Stato. Nel corso dell’ultimo periodo però, sia per effetto della crisi economica sia a causa di un generale impoverimento delle casse pubbliche, questo supporto si è progressivamente ridotto segnando, in base a dati Ocse, un -16% nel periodo tra il 2005 e il 2015.
Il generale arretramento dello Stato, che tende a colpire in modo particolare i progetti artistici di nicchia che non sono in grado di attirare un elevato numero di visitatori, apre opportunità di investimento per imprese interessate a sostenere attività culturali.

Ma per quale motivo un’impresa dovrebbe investire in arte?

Una recente ricerca [1] si è posta questa domanda, analizzando gli investimenti in iniziative culturali nel periodo 2008-2015 di 95 medie imprese venete.
Studiando le caratteristiche dei 160 eventi finanziati (il 28% delle imprese ha collaborato alla realizzazione di più di una iniziativa culturale) sono emersi tre profili di investimento.
Il primo è relativo al finanziamento di iniziative generalmente di ambito di locale e supportate non solo tramite un contributo economico in denaro ma anche in natura (ad esempio fornendo materiali, lavoro volontario, risorse organizzative).
In questo caso, le imprese tendono a finanziare iniziative nelle quali si riconoscono: o perché sono ispirate dagli stessi valori che informano la cultura organizzativa (ad esempio eventi che mettono al centro la creatività, le tradizioni, l’innovazione) o perché contribuendo all’iniziativa con i loro prodotti possono promuoverli presso i visitatori dell’evento.
Il secondo è relativo al finanziamento di iniziative principalmente di respiro locale e di varia natura, quali ad esempio mostre, concerti, spettacoli di danza, fiere.
Attraverso il supporto a questi eventi, l’azienda manifesta la propria volontà di contribuire alla vita culturale del territorio nel quale opera. In questo modo ottiene benefici in termini di immagine e legittimazione sociale nelle comunità locale.
Il terzo profilo riguarda aziende che investono principalmente in mostre – ad esempio di fotografia, design, pittura – di ambito nazionale e internazionale. In questo caso, attraverso sponsorizzazioni non necessariamente elevate in termini di importo monetario, l’organizzazione ha la possibilità di raggiungere un pubblico ampio anche in aree geografiche lontane dalla sede dell’impresa.
Questi tre profili presentano una mappa interessante dei motivi per cui le imprese di piccole e medie dimensioni investono in arte e cultura, sottolineando come le ragioni generalmente proposte – e cioè il filantropismo o all’opposto la sponsorship di mero carattere commerciale – non colgono una varietà di aspetti che sono caratteristici delle organizzazioni imprenditoriali.

[1] Gianecchini M., Scapolan A., Mizzau L., Montanari F., 2018, “Public support and corporate giving to the arts and culture in times of economic crisis: An exploratory analysis on the Italian case” (pp. 53-77), in Bonomi Savignon A., Gnan L., Hinna A., and Monteduro F. (eds.), Cross-Sectoral Relations in the Delivery of Public Services (Volume 6), Emerald Publishing Limited. [ISSN: 2051-6630/doi:10.1108/S2051-663020180000006003]

 * Referente scientifico dell’Executive Master in Human Resource Management