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Scenario Sud Est Asiatico

Quando si parla di Asia, inevitabilmente si finisce a parlare di Cina, India e Giappone: meno frequentemente si parla del Sud Est Asiatico che è invece un territorio ricco di culture e tradizioni affascinanti molto diverse tra loro.
In un passato ormai remoto, il Sud Est Asiatico era denominato ‘Indie Orientali’. Più recentemente lo si identificava composto dall’Indocina – area geografica compresa tra India e Cina – e l’Arcipelago Malese, includendo le migliaia di isole delle Filippine, dell’Indonesia e della Malesia.

Il Sud Est Asiatico è un’area geografica con una popolazione di circa 700milioni di abitanti, e include Brunai, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Singapore, Thailandia, Timor East e Vietnam.

La regione è molto variegata, sia culturalmente sia economicamente.

Culturalmente, si passa infatti da un estremo come il Vietnam, il quale – nonostante le molte guerre tra Cina e Vietnam – risente significativamente dell’influenza della Cina, all’altro estremo del Myanmar, culturamente più vicino all’India.
Economicamente, si passa dall’estremo di Singapore e Brunai che hanno un reddito pro-capite di circa 100mila US$, all’altro estremo di Cambogia e Timor East con circa 5mila US$ l’anno.

Nel fare business in questi Paesi sono rimasto affascinato dalla loro voglia di fare, di emergere, di lottare per un futuro migliore.
Con la mia famiglia abbiamo vissuto a Singapore 5 anni e credo che una definizione centrata di Singapore sia ‘Asia for beginners’: non credo sia necessario elencare qui i motivi per i quali Singapore è spesso all’apice delle diverse classifiche di competitività, livello di eccellenza medica o accademica etc.
Volendo approfondire, una descrizione puntuale del modello Singapore la si può trovare nello studio dell’Harvard Business School ‘Singapore Inc.’.
Tuttavia, Singapore è un caso di successo isolato, e il ‘vero’ Sud Est Asiatico è rappresentato dagli altri Paesi dell’area.

Qualche breve accenno ai tre Paesi più grandi:

a) Indonesia con circa 270m di abitanti è il 4° paese più popoloso al mondo. L’Indonesia ha circa 18mila isole, di cui solo 6mila abitate. L’Indonesia genera il PIL più alto dell’intero Sud Est Asiatico, il 16esimo nella classifica mondiale, circa la metà di quello Italiano. Tuttavia, metà della popolazione vive con meno di 2US$ al giorno. La capitale Jakarta (32m abitanti) è solo qualche metro sul livello del mare, per cui è impossibile costruire un sistema di metropolitane. Per questo motivo l’autostrada che va da Jakarta all’aeroporto è spesso congestionata dal traffico. Ricordo che una volta, il traffico era cosi intasato che rischiavo di perdere l’aereo per Singapore: quando telefonai allarmato, dalla Singapore Airlines mi risposero serafici che molti altri passeggeri erano imbottigliati nel traffico, per cui l’aereo non sarebbe partito in orario ma ci avrebbe aspettato!
Causa traffico e basso reddito, in Indonesia ci sono molti scooter e relativamente poche automobili: solo nell’area metropolitana di Jakarta si vendono più motoscooter (Honda, Yamaha…) che sommando gli scooter venduti in tutta l’Europa e in tutti gli Stati Uniti.

b) Filippine con circa 108m di abitanti sono il 12esimo paese più popoloso al mondo e genera un PIL che è circa un sesto di quello Italiano. Un quinto della popolazione vive con meno di 2US$ al giorno. Le Filippine sono composte da quasi 8mila isole, di cui solo 2 mila abitate. Oltre due terzi della popolazione parla Inglese, per cui molti call center delle multinazionali americane, canadesi e australiane rispondono dalle Filippine.
Quello che mi ha sempre colpito nel fare business nelle Filippine è l’estrema cordialità e il sorriso che mantengono anche nelle negoziazioni più problematiche: all’inizio pensavo che fosse un sorriso ‘impostato’, tuttavia negli anni ho realizzato che sono realmente sorridenti anche nelle avversità.

c) Vietnam con circa 96m di abitanti, è il 15esimo paese più popoloso al mondo. Il Vietnam produce un PIL pari a circa un ottavo di quello Italiano. Un dodicesimo della popolazione vive con meno di 2US$ al giorno. Metà della popolazione ha lo stesso cognome, Nguyen.

I Filippini e i Vietnamiti sono le uniche due popolazioni del Sud Est Asiatico ad apprezzare sia un buon caffé, sia del buon vino, spesso imbevibili – oppure outrageously expensive – nel resto del Sud Est Asiatico. Durante la mia esperienza di business in Vietnam mi hanno colpito due cose: la riluttanza a parlare della Guerra del Vietnam e la spiccata attitudine capitalistica (vs. Repubblica Socialista) nel fare business. Ricordo infatti che dopo lunghe negoziazioni e dopo la firma di un contratto di una quarantina di pagine con la controparte locale, la persona più senior mi prese da parte e mi disse: ‘From now on, forget the contract: we need to generate positive cash flow from this venture within the next 12 months’.

A questo link potete trovare qualche altro mio spunto di riflessione sul fare business in Asia.
Personalmente rimango molto legato all’Asia e specificatamente al Sud Est Asiatico, e quando si presenta l’opportunità sono sempre molto felice di andare sia per turismo, sia per fare business.

Credo che il Sud Est Asiatico sia un importante mercato nel presente e ancora di più lo sarà nel futuro prossimo venturo.
Come disse un imprenditore qualche tempo fa:
Abbiamo aperto filiali nel Sud Est Asiatico per non chiudere in Italia’.

Autore: Alessandro Adriani, Alumnus Master CUOA in Gestione d’Impresa