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La Lean Transformation in pratica: lo Shop Floor Management

Introduzione all’intervento di Staufen al Lean day 2016

di Giancarlo Oriani*

Le aziende stanno affrontando contesti competitivi sempre più complessi e sfidanti, che richiedono un forte aumento delle capacità organizzative. Il flusso delle informazioni, orizzontalmente lungo il flusso del valore, lateralmente verso le funzioni di supporto e verticalmente lungo la catena gerarchica, deve essere arricchito ad accelerato, per garantire rapidità di risposta al cliente, flessibilità, risoluzione rapida dei problemi.
Noi riteniamo che il Lean Thinking sia il paradigma organizzativo adeguato a dare la risposta migliore a queste sfide. Bisogna però comprendere che l’introduzione del Lean Thinking non si riduce all’applicazione di un insieme di strumenti, ma richiede invece un cambio complessivo della mentalità manageriale.
Per aumentare dunque le capacità organizzative di processare informazioni in ambienti complessi e di sostenere il cambiamento culturale verso la risoluzione dei problemi e il miglioramento continuo, si devono implementare la Lean Leadership e lo Shop Floor Management.
La prima è un’idea diversa e moderna di management. Il Lean manager predilige gli indicatori di processo, il gemba, partecipa direttamente ai progetti di miglioramento, cerca la soluzione dei problemi e non il colpevole, predilige la trasparenza, facilita i flussi informativi per orientare tutto il personale verso chiari obiettivi strategici e per sfruttarne al meglio tutto il potenziale, tramite un comportamento da mentore, e non da “boss”.
Lo Shop Floor Management è lo strumento per realizzare nella pratica questi concetti. È infatti una modalità di leadership per individuare rapidamente i problemi; garantire una gestione ordinata e non casuale dello shop floor; garantire un processo di risoluzione sistematico dei problemi; garantire il massimo utilizzo delle conoscenze del personale, garantire lo sviluppo delle competenze del personale; aumentare la leadership e la motivazione del personale; attivare un processo di miglioramento continuo. Si articola in aspetti “hard” (la visualizzazione, la comunicazione regolare, il gemba, il learning by doing) ed aspetti “soft” (il riorientamento verso la mentorship), aspetti questi ultimi non meno importanti di quelli hard e sicuramente più difficili da implementare.

*CEO Staufen Italia

Informazioni e programma Lean Day 2016 su http://leandaycuoa.instapage.com/