Finanza d'Impresa

Visione, finanza e management per la crescita aziendale

di Francesco Gatto*

Nell’attuale contesto economico, l’intensità della competizione (sempre più su base internazionale), la necessità di sfruttare economie di scala, la  rapidità del progresso tecnologico, rende inevitabile per le aziende porsi un obiettivo di “crescita” intesa sia in senso quantitativo (fatturato, margini, ecc..) che qualitativo (management, governance, ecc.).
L’impresa non può più permettersi di rimanere immutata né dal punto di vista dei volumi che da quello dell’organizzazione. Crescere significa rimanere competitivi in un mercato sempre più complesso e disporre di adeguate competenze e risorse sia umane che finanziarie.

I casi presentati nella Newsletter Finance News del 29 novembre 2018 sono tre differenti esempi di aziende di successo, che vivono una fase cruciale di crescita su diversi piani (dimensionale, organizzativo, manageriale, ecc..) accomunati da alcuni elementi:

  • chiara visione strategica e di business
  • consapevolezza della necessità di un percorso di crescita (chiaramente correlato alla storia di ogni azienda)
  • consapevolezza dell’importanza del ruolo e della competenza del management per sostenere lo sviluppo dell’impresa e innovare i modelli organizzativi
  • ruolo fondamentale della finanza, soprattutto in un’ottica di allargamento e diversificazione delle fonti di finanziamento (anche in una logica di forte discontinuità rispetto ad approcci tradizionali e consolidati).

In particolare, Pragma Blue è un caso di giovanissima azienda (fondata da manager che hanno deciso di divenire imprenditori) che, nell’arco di cinque anni, è riuscita ad affermarsi sul mercato e ad avviare un percorso di crescita con un’acquisizione aziendale e una prospettiva di ulteriore espansione. Gibus è un caso di un’azienda che saputo gestire un processo di evoluzione societaria e di governance, di innovazione organizzativa, di investimento manageriale, di sviluppo dimensionale con una forte capacità e visione strategica della Proprietà, anche grazie all’apertura temporanea ad un fondo di Private Equity che ha potuto imprimere un ulteriore impulso al progetto di crescita, a tutti i livelli, già intrapreso in Azienda. Concerie Pasubio, invece, esprime il caso di un’azienda in cui la proprietà familiare decide di aprire il capitale a un Fondo di Private Equity (che diventa proprietario dell’Azienda) dando maggiore forza e vigore a un disegno di crescita (soprattutto internazionale) altrimenti difficilmente percorribile, con un percorso parallelo di innovazione manageriale.

*Responsabile CUOA Finance