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Gender Equality: road map in 14 tappe

La parità di genere è stato il tema dibattuto nel webinar Gender Equality: dai dati ai fatti, promosso dal Gruppo Giovani di Assindustria Venetocentro, al quale hanno partecipato anche Katia Da Ros (vicepresidente CUOA Business School) e Paolo Gubitta (direttore scientifico CEFab by CUOA). Dal confronto, è emersa una road map verso il Gender Equality.


Di parità di genere (Gender Equality) si parla con sempre maggiore frequenza, perché è un tema ad elevato impatto sociale ed economico.
Se n’è parlato anche in un confronto promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assindustria Venetocentro, dal quale sono emerse alcune indicazioni per arrivare alla Gender Equality: si tratta di 14 tappe di una ideale road map.
Si potrebbe dire che 14 step sono troppi e che si rischia di perdersi per strada, ma non è così.

Questa road map ha due fattori di unicità.
Il promo è che si può cominciare da qualsiasi tappa, ci si può costruire un percorso su misura, ci si può fermare per «prendere fiato» e ripartire quando ci si sente in forma per completare le tappe di maggior interesse.
Il secondo è che, essendoci ben 14 tappe di ingresso, non è pensabile che siano ancora persone e imprese che non trovano la tappa da cui cominciare.

Ciò detto, vediamo le tappe.

Gender Equality riguarda tutta la società

L’ampiezza del Gender Gap non è uniforme: in alcuni ambiti è così ampio da richiedere interventi urgenti e in altri (come si dirà anche in altre tappe) si sta riducendo. Quindi? Vuol dire che ci sono già esperienze e strumenti a cui ispirarsi.

Effetti indesiderati del Gender Inequality

Il Ministero della Salute ha reso noto che nei primi mesi della pandemia da Coronavirus sono stati contagiati 16.991 operatori sanitari (dati al 22 aprile 2020), di cui il 68% era donna. Nello stesso periodo, sul totale delle vittime a seguito del contagio le donne erano il 35% (dato costante in tutte le fasce di età). In questa differenza, si specchia la massiccia presenza di personale femminile nei ruoli operativi del sistema sanitario (e, verosimilmente, l’esigua presenza in posizioni apicali).

Digital skill come leva per la Gender Equality

«Digital technologies: an ally for gender equality?»: secondo l’Unesco, questa è una via da percorrere per raggiungere in tempi ragionevoli quella parità di genere che è anche stata indicata come uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dall’ONU. Su questo fronte, la filiera dell’istruzione e della formazione può fare molto anche in Italia.

Dimensione d’impresa e Gender Equality

Ci sono imprese di grande dimensione che hanno in organigramma una posizione dedicata alla gestione dei temi dell’inclusione e della parità di genere. Nelle imprese più piccole, è impensabile specializzare una persona su questi temi. Pertanto, servono iniziative di formazione mirata per creare una cultura su questi temi diffusa a tutti i livelli aziendali.

Monitorare il Gender Pay Gap per raggiungere il Gender Equality

Il monitoraggio delle differenze retributive tra uomini e donne dentro la propria azienda è un’attività facilmente realizzabile: da questa informazione, si possono derivare iniziative mirate verso la parità di genere.

Gender Equality e ruoli «di genere»

Continua a persistere l’idea che ci sono ruoli per le donne e altri per gli uomini, sia nel lavoro sia in famiglia. In realtà, questa differenziazione non ha ragione di esistere. Impegnarsi per una nuova narrazione dei ruoli può avvicinare la società alla parità di genere.

Fare coming out per il Gender Equality

Le aziende che credono autenticamente nella parità di genere, lo scrivano in un Codice Etico. Si può fare in qualsiasi realtà, di ogni settore e dimensione.

Skill inedite per il Gender Equality

Ci sono abilità che le donne sperimentano e acquisiscono durante il periodo della maternità e ci sono aziende che intervengono per fare in modo che queste skill possano diventare un asset nel portafoglio di abilità nel lavoro.

Counselling per il Gender Equality

Il rientro dal congedo per maternità è uno dei momenti più critici per raggiungere il Gender Equality. Ci sono aziende che accompagnano il rientro al lavoro con percorsi di counselling.

Le istituzioni e le regole al servizio del Gender Equality

La legge Golfo-Mosca che nel 2011 introdusse l’obbligo di equilibrare le rappresentanze di genere negli organi di governo e di controllo (consigli di amministrazione e collegi sindacali) delle società quotate in borsa e delle società controllate dalle amministrazioni pubbliche con una presenza femminile di almeno il 30%. Nel 2019, l’obbligo è stato portato al 40%, ma stesso anno il 20% delle imprese quotate a Piazza Affari era già in linea con la nuova disposizione. Quando le norme «creano valore per tutti» possono diventare un autentico motore del cambiamento.

Gender Equality e Genitorialità

Rispetto al tema lavoro e carriera, la genitorialità è sempre declinata al femminile (con i conseguenti impatti). Rendere obbligatorio il congedo per i padri è un modo indiretto per promuovere il cambiamento culturale che serve al Gender Equality.

Gestione delle risorse umane e Gender Equality

Le pratiche di gestione delle risorse umane (dalla selezione alle politiche retributive, passando per l’organizzazione del lavoro) ispirate ai criteri del Gender Equality sono alla portate di tutte le imprese, non hanno costi, impattano positivamente sul clima aziendale e non hanno effetti collaterali.

Gender Equality nelle emergenze

L’emergenza da Covid-19 ha indicato chiaramente la distanza che ci separa dal Gender Equality. Le emergenze tendono ad amplificare i gap. Ecco perché in questi casi, servono azioni mirate e contingenti. Per la pandemia da Covid-19, ad esempio, queste azioni dovevano supportare uomini e donne nella trasformazione delle stanze di vita quotidiana in ufficio (protempore o per alcuni giorni alla settimana) e nel supporto a figli e figlie per la didattica a distanza. Nessuna di queste azioni è stata seriamente perseguita.

Sostenere il Gender Equality

La campagna No Women No Panels (Senza donne non se ne parla), recentemente rilanciata da Rai Radio1 con la Commissione Europea, ci ricorda che le donne ci sono, in qualsiasi settore, per qualunque tema. Il Gender Equality si raggiunge anche evitando i contesti in cui, senza nessuna buona ragione, le donne sono escluse.

Autore:
Paolo Gubitta, professore di Organizzazione aziendale e Imprenditorialità all’Università di Padova e direttore scientifico di CEFab by CUOA

3 dicembre 2020

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