Imprenditorialità e Governance ImpresealCUOA n. 39 del 12 febbraio 2018 La community MBA Imprenditori CUOA

Legge di Bilancio 2018: le novità per il lavoro

ImpresealCUOA, 12 febbraio 2018

di Simone Baghin*

La Legge di Bilancio anche per il 2018 ha portato alcune novità che impattano nel mondo del lavoro. Le principali riguardano le nuove agevolazioni in caso di assunzione di giovani, il potenziamento del welfare aziendale e la tracciabilità delle retribuzioni e dei compensi. Simone Baghin, docente della Faculty MBA Imprenditori per l’Area Risorse Umane e consulente del lavoro, fa il punto sulle novità che impattano maggiormente sulle aziende.


La Legge di Bilancio, che fino a poco tempo fa eravamo abituati a chiamare legge di stabilità, anche per il 2018 ha portato alcune novità che impattano nel mondo del lavoro. I principali interventi che impattano sulle aziende possono essere riepilogati sulle nuove agevolazioni in caso di assunzione di giovani, il potenziamento del welfare aziendale e la tracciabilità delle retribuzioni e dei compensi

Sgravio per assunzione dei giovani
A decorrere dal 1 gennaio 2018 (e senza alcun termine: si tratta quindi di una agevolazione strutturale) è stato introdotto uno sgravio contributivo per le aziende che assumono a tempo indeterminato (con contratto a tutele crescenti) e convertono (trasformano) contratti a tempo determinato di lavoratori di età inferiore a 35 anni (30 anni dal 2019). Il beneficio prevede l’esonero dal versamento, per un periodo massimo di 36 mesi, del 50% dei contributi solo INPS a carico del datore di lavoro, nel limite massimo di 3.000,00 euro su base annua. L’esonero spetta in tutti i casi di assunzione (o trasformazione da tempo determinato a indeterminato) di lavoratori che non hanno mai avuto in essere rapporti di lavoro a tempo indeterminato né con l’azienda che li assume né con nessun altra.
Inoltre, per poter fruire dell’incentivo, il datore di lavoro che assume, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva. Viene inoltre prevista una norma specifica anti licenziamento per disincentivare e punire eventuali comportamenti fraudolenti: il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con agevolazioni o di un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto con l’esonero, effettuato nei sei mesi successivi alla assunzione agevolata, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.
L’esonero è elevato al 100% dei contributi INPS, per le eventuali assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato per studenti che hanno effettuato, per lo stesso datore di lavoro, alternanza scuola lavoro o apprendistato di primo livello.
La norma prevede anche una sorta di incentivo in valigia: in caso di fruizione parziale dell’esonero è previsto, in caso di nuova assunzione con altro datore di lavoro ma sempre con il rispetto dei criteri d’accesso (escludendo quello del limite d’età anagrafica), la fruizione da parte del nuovo datore della parte di esonero ancora non fruito nel precedente rapporto di lavoro del lavoratore.

Potenziamento del welfare aziendale
Dopo il forte rilancio del 2016 e 2017, al fine di incentivare ulteriormente il welfare aziendale, ovvero la concessione di beni e servizi o rimborsi ai propri collaboratori, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un nuovo servizio da inserire nel cosiddetto paniere sociale, avente anche la finalità di incentivare la mobilità con trasporto pubblico.
In particolare, è prevista la possibilità, da parte dei datori di lavoro, di riconoscere a favore dei lavoratori e dei loro familiari purché a carico, somme o rimborsi da destinare all’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. L’offerta deve riguardare la generalità o categorie di dipendenti. L’espressione categorie di dipendenti non va intesa soltanto con riferimento alle categorie previste dal codice civile (dirigenti, quadri, operai), bensì a tutti i lavoratori di un certo tipo (ad esempio tutti quelli che hanno un certo livello o una certa qualifica) o che si trovano nella medesima situazione a prescindere dalla circostanza che in concreto soltanto alcuni di essi ne usufruiscono. L’evidente obiettivo del legislatore è quello di impedire che siano concessi vantaggi ad personam, ovvero solo ad alcuni e ben individuati lavoratori. I beneficiari possono essere, oltre agli stessi lavoratori, i familiari, purché a carico, indicati all’art. 12 TUIR (coniuge non legalmente ed effettivamente separato, figli e ogni altra persona indicata nell’art 433 c.c. che conviva con il lavoratore).
Le somme di cui sopra potranno essere riconosciute volontariamente o sulla base di un contratto accordo o regolamento aziendale.

Tracciabilità delle retribuzioni
In tema di retribuzioni, la Legge di Bilancio 2018 ha disposto l’impossibilità dal 1 luglio 2018, da parte dei datori di lavoro o committenti (eccetto pubbliche amministrazioni e domestici) di corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. La retribuzione dovrà essere corrisposta attraverso sistemi che promuovano la tracciabilità di tali somme, quindi bonifici, pagamenti presso sportelli bancari o postali o assegni. Per chi non rispetta l’obbligo è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 1.000,00 euro a 5.000,00 euro.

*Consulente del lavoro, Faculty MBA Imprenditori

FOTO: “Manhattan – new and old” ©massimogreggio