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Storia ed evoluzione del ruolo del Tesoriere in azienda

di Pietro Spina*

Se parliamo di gestione di Tesoreria, parliamo di una attività che è sempre esistita, in azienda e nei privati. Il famoso Cash is King non è uno slogan recente,  ma una definizione storica cementata nella mente degli imprenditori e dei professionisti.
Se ripercorriamo la storia, vedremo un film meraviglioso che parte in bianco e nero, per arrivare oggi in 3D e  proseguire nel futuro in “altissima definizione”.
Chi vi scrive, ha avuto la fortuna e l’opportunità di iniziare l’attività di “Tesoriere d’Azienda” all’inizio dei mitici anni ’80 e prosegue oggi in un contesto completamente rivoluzionato.
La Tesoreria in azienda non era specifico tema di insegnamento: non c’era negli Istituti Tecnici, non esisteva sessione ed esame Universitari.
In azienda, stiamo parlando degli anno ’80, la Tesoreria era una “funzione” della Direzione Amministrativa chiamata “Cassa e Banche”: si, perché il Tesoriere gestiva anche la “cassa aziendale”. Una funzione  che aveva un compito “amministrativo” di “riconciliazione bancaria” con un minimo di attività di cash-management. Non erano diffusi i software: la Tesoreria era gestita su semplici “libretti” che servivano per replicare in azienda gli estratti conto bancari
La riconciliazione ? Si imparava a mano, l’ABC della riconciliazione bancaria:
– con un colore (blu) si spuntava il movimento del libretto con la contabile
– con altro coloro (rosso) si spuntava il movimento su estratto conto.

Poi, arrivarono i primi gestionali su PC con sistema DOS; sistemi di Tesoreria che mandavano in pensione i “mitici libretti”, che però non erano integrati con i programmi di Contabilità e Bilancio
Insomma, si lavorava due volte:
– una registrazione nel sistema di Tesoreria
– una nel sistema contabile.

Nel frattempo, la Tesoreria aveva una crescita di immagine e di ruolo in azienda: siamo sempre negli anni ’80, in epoca di Lira Italiana, con tassi di interesse a due cifre, con forte speculazioni sulla nostra divisa: siamo in epoca di finanziamenti obbligatori all’esportazione, di benestari bancari, dei primi “domestic currency swap”.
Si sta rafforzando una funzione di staff che non solo si occupa di cash-management, ma si occupa dei rischi finanziari, di contabilità finanziaria: insomma, un funzione distaccata dalla Direzione Amministrativa, con una sua definizione e struttura, con una velocità gestionale su base “real time”.
Indubbiamente, la Tecnologia ha contribuito nei successivi anni ’90 e 2000 a migliorare gli strumenti di supporto e i processi interni aziendali: un Tesoreria intesa come vera e propria “funzione di staff”.

Nel 1992 nasce AITI, l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa: su ispirazione di colleghi francesi, alcuni professionisti italiani hanno condiviso il  progetto di creare una Associazione  al servizio dei colleghi Tesorieri di azienda. Un DNA chiaro, vincente, che ancora oggi è il pilastro di AITI:
– no profit
– divulgazione della cultura finanziaria in azienda
– il networking associativo (il mio sapere, al servizio del collega).

Gli anni 90, quelli del 2000, vedono una profonda trasformazione del sistema bancario, ma anche della “governance aziendale”. In modo quasi silente, il Tesoriere continua il suo processo evolutivo: aumenta la sua visibilità in azienda, diventa sempre più l’interlocutore verso il sistema bancario. Aumenta le sue conoscenze  di business, collabora ed interviene nei processi trasversali aziendali, gestisce i processi, e diventa il riferimento in azienda del “cash flow”.
Ritorna, in maniera forte, lo slogan “Cash is King”: tu puoi fare anche reddito, ma se poi non diventa cassa, noi hai concluso il processo! E se ne vedono delle belle: le aziende cambiano i parametri di alcuni MBO: aumentare il fatturato, SI, ma a condizione che diventi “cash”!
Si apre il tema importante del “rischio della liquidità aziendale”: le aziende si rafforzano, entrano negli staff i Credit Manager, insomma, tutto verso il processo di generazione della cassa aziendale!
E sempre, in modo silente, il Tesoriere cresce:
– Cash Managment
– Rischi Finanziari
– Sistemi al servizio della Tesoreria
– Organizzazione
– Processi

Arriviamo ai tempi un po’ più recenti:
– Nuovi principi contabili
– Credit Crunch
– Paramenti Basilea per le banche
– Disintermediazione creditizia

IAS, Derivati, Fair Value, Mark to Market, Test di Efficacia, Rischio Liquidità, Cambiali Finanziarie, Minibond!!
Un ruolo che ha la sua naturale vocazione di funzione staff, di supporto al business, di contatto per gli stakeholder bancari, istituzionali e finanziari. Un ruolo che ha una mission importante: essere il teacher per far crescere “la cultura finanziaria” in azienda.

Corso Executive Treasury Management

Responsabile Tesoreria Gruppo Falck e Segretario di AITI – Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa

1 Commento

  • interessante e soprattutto veritiera. Purtroppo non sempre nelle società piccole/medie o poco strutturarte c’è la cultura del risk management e del “valore/importanza” dei flussi di cassa.
    Obiettivo da raggiungere con formazione e crescita della cultura aziendale.